Gestione idrica, Lacorazza: VBardi certifica il fallimento di Bardi

4 Giu 2025 | PD in Regione

Il Capogruppo del Pd: Bardi e il centrodestra avevano promesso il cambiamento ma hanno ridotto ad un colabrodo il futuro della Basilicata
“Premesso che siamo alla relazione della sessione comunitaria 2025 non avendo ancora discusso in Consiglio regionale quella del 2024, con DGR n.289/2025 e in ottemperanza alla L.R. 31/2009 il Presidente Bardi certifica, qualora ce ne fosse bisogno, il suo fallimento sulla gestione della risorsa idrica”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che continua:
“Nei mesi scorsi e nel Consiglio regionale del 13 maggio abbiamo messo in fila gli atti del gioco delle tre carte nell’utilizzo delle risorse pubbliche per finanziare sempre gli stessi interventi, con ritardi senza precedenti, nel sistema idrico. Con la delibera n.289/2025 del 29.05.2025 approvata dalla Giunta regionale Bardi certifica il suo fallimento: ad oggi non è stata soddisfatta la condizione abilitante ‘2.5 Pianificazione aggiornata degli investimenti necessari nel settore idrico e nel settore delle acque reflue’ “.
“L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente) ha approvato due delibere (del 2019 e del 2023) nelle quali tra l’altro, all’art. 3, si pone il tema del Piano delle Opere Strategiche per lo sviluppo delle infrastrutture idriche. Non è stato dato corso ad una delibera ARERA del 2019 – aggiunge Lacorazza – perché in via informale (!?) nel 2024, cinque anni dopo, è stata presentata alla Commissione Europea la relazione di autovalutazione al Piano Economico e Tariffario e al relativo Piano degli investimenti approvato dall’EGRIB. Ci sono voluti cinque anni per presentare una relazione informale? Nel frattempo, nel 2023, ARERA aveva fatto una nuova delibera aggiornando quella del 2019 ma EGRIB per ‘oggettive difficoltà tecniche ed organizzative’ non ha rispettato il termine del 30 aprile 2024 inviando solo nei primi mesi del 2025 la relazione di autovalutazione”.
“La condizione abilitante, appunto – conclude l’esponente del Pd – abilita all’impiego delle risorse comunitarie e non averla soddisfatta certifica un ritardo, un’assenza di programmazione e una sbagliata gestione non di quelli che c’erano prima ma di coloro che dal 2019, Bardi e il centrodestra, avevano promesso il cambiamento ma che hanno ridotto ad un colabrodo il futuro della Basilicata”.

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