Potenza, 25 nov. – “La violenza contro le donne è una ferita aperta che attraversa la nostra società e interroga profondamente le istituzioni, la politica e la cultura del Paese. Non si tratta solo dei femminicidi, ma di un sistema di sopraffazione che si manifesta in molte forme: violenza psicologica, ricatti economici, minacce, discriminazioni. Alla base c’è una mentalità inaccettabile che priva le donne del diritto all’autodeterminazione. È questo il terreno su cui intervenire con determinazione”, così il presidente del PD Basilicata, Carlo Rutigliano, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“La lotta contro la violenza di genere non può essere confinata al simbolismo di una giornata o a dichiarazioni di circostanza. È una questione politica che richiede impegni concreti: risorse adeguate per i centri antiviolenza, investimenti nella prevenzione, politiche per riequilibrare il gender gap nel lavoro e campagne educative capaci di smantellare la cultura patriarcale”, ha aggiunto Rutigliano, sottolineando che “senza un’azione strutturale e continua, le parole resteranno vuote”.
Critiche sono state rivolte al Governo Meloni e alla destra per “l’assenza di risposte adeguate e di una visione organica” sul tema. “Le recenti dichiarazioni del Ministro Valditara sull’omicidio di Giulia Cecchettin – ha sottolineato Rutigliano – dimostrano una pericolosa sottovalutazione delle cause profonde della violenza di genere, oltre a perpetuare narrazioni che negano la necessità di interventi strutturali”.
“La politica non può voltarsi dall’altra parte – ha concluso Rutigliano –. Spezzare il ciclo della violenza significa affermare i principi fondamentali della democrazia e costruire una società che non tradisca se stessa, garantendo a tutte le donne pari diritti e sicurezza in ogni ambito della loro vita.”