Forse rischia di passare sotto silenzio la DGR n.107 del 12 marzo 2025 sulla riprogrammazione degli investimenti in corso in sanità.
La nostra risoluzione “Agenda Sanità” presentata in Consiglio regionale mostra tutte le sue ragioni e ripropone questioni che con tutta evidenza si stanno presentando.
La DGR succitata riporta questa dicitura “…EVIDENZIATO
che le richieste approvate di rimodulazione dei sopramenzionati interventi sono riconducibili alle seguenti fattispecie:
a. Differimento della messa in operatività (Grandi apparecchiature e COT);
b. Aggiornamento del quadro economico a seguito di variazioni degli importi a carico del PNRR o delle “altre fonti di cofinanziamento” (a carico della
Regione, del Conto Termico, del FOI e dei finanziamenti afferenti all’art. 20);
c. Modifica del nominativo del RUP;
d. Modifica della Scheda Intervento…”
Può essere un atto dovuto? Approfondiremo chiedendo la corrispondenza tra Regione e Ministero della Salute, verbali ed atti citati nella DGR e che hanno generato la stessa.
Serve chiarezza sulla programmazione e sugli investimenti anche a seguito di ciò che avevamo già evidenziato per le Case e gli Ospedali di Comunità, a seguito della bocciatura del Ministero dell’Economia e della Finanze per la errata individuazione, ad inizio 2024, delle risorse per il cofinanziamento.
Rispetteremo i termini, viene detto. E noi ce l’auguriamo perché non siamo per il tanto peggio tanto meglio. Ma il giudizio sugli errori e i tempi sarà tarato sulle procedure e le realizzazioni; perché è evidente che si poteva fare prima e meglio.
Così come ribadiamo che arrivare ad un Piano Sanitario a fine dicembre 2025 rischia di compromettere anche alcune scelte che si immaginava di realizzare in 45 giorni, così come riportato dalla DGR n.600/2024 sulla riorganizzazione della medicina territoriale.
Sanità. Lacorazza: chiarezza su Programmazione ed Investimenti
