La riapertura dell’impianto di trattamento di rifiuti industriali pericolosi e non a San Sago di Tortora (Cs) sul fiume Noce, che segna il confine naturale tra la Calabria e la nostra Basilicata, rappresenta una ipoteca indicibile a danno di intere comunità e del loro futuro.
Con questa decisione il combinato disposto di insipienza dei governi regionali di Basilicata e Calabria e l’arroganza decisionista del governo nazionale – a rinnovare l’Autorizzazione Integrata Ambientale é stato il commissario ministeriale ad acta – rende nulla qualsiasi idea di sviluppo fondato su sostenibilità e buone pratiche ambientali.
Si riportano i le lancette dell’orologio della storia alle tristi epoche in cui il profitto rimaneva l’unico attore autorizzato a spadroneggiare su tutto il resto.
La direzione del Pd, riunita in assise, nell’esprimere solidarietà alle comunità locali, assicura il proprio sostegno alle mobilitazioni che cittadini, associazioni e amministrazioni locali stanno mettendo in campo per chiedere rispetto del proprio futuro.