Ciò che c’è, poco, in questa legislatura è frutto delle nostre proposte, diventate leggi, di cui sono stato primo firmatario, nella decima legislatura: statuto regionale e legge elettorale con doppia preferenza di genere, e L.R n.3/2025 – modifiche alla L.R. n. 9/1999 – ‘Istituzione di un fondo di solidarietà a favore di donne e minori vittime di reati di violenza sessuale” e alla L.R. n. 26/2007 “Istituzione Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori’
Ci resta tanto da fare in un contesto generale in cui ognuna ed ognuno è chiamato a fare la propria parte.
Con questo spirito giovedì scorso, in quarta commissione consiliare, è stata presentata la nostra proposta di legge, primo firmatario Roberto Cifarelli, sulle misure di sostegno e promozione della parità di genere in Basilicata.
Al centro della proposta c’è il “Programma di Genere”, un piano integrato di interventi per garantire pari opportunità e sostegno alle donne in diversi ambiti strategici:
-Lavoro e Formazione, con misure per il reinserimento lavorativo, il superamento del divario di genere nelle carriere, il sostegno all’imprenditoria femminile e la promozione delle discipline STEM tra le giovani studentesse.
-Welfare e Conciliazione, attraverso il potenziamento dei servizi per l’infanzia, la conciliazione vita-lavoro e il rafforzamento delle infrastrutture sociali.
-Salute e Medicina di Genere, con la valorizzazione della medicina di genere, lo sviluppo di programmi di screening periodici e una maggiore attenzione alle esigenze sanitarie delle donne, comprese quelle migranti e rifugiate.
-Mass media e comunicazione, per contrastare la diffusione di stereotipi di genere e promuovere una rappresentazione equa e inclusiva della figura femminile.
Alll’interno della legge vi è l’istituzione del Reddito di Libertà che andrebbe contestualizzato alla luce del contesto normativo nazionale e della circolare INPS di recente pubblicazione.
La proposta prevede anche l’istituzione di un Organismo Interdipartimentale per la Valutazione dell’Impatto di Genere, che avrà il compito di monitorare e verificare l’efficacia delle politiche adottate.
Parte un iter che potrà essere arricchito da idee e proposte per arrivare ad una legge che possa raccogliere l’unanimità del Consiglio regionale.

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