LINEE POLITICO PROGRAMMATICHE PER LA CANDIDATURA A SEGRETARIO REGIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI BASILICATA
Il Partito Democratico rappresenta la casa delle culture riformiste di questo Paese, le culture che hanno scritto la Carta Costituzionale. La sinistra riformista, il cattolicesimo democratico, il socialismo, le culture laiche hanno nel Pd la casa naturale per la loro rappresentanza. Purtroppo stiamo attraversando un lungo periodo di crisi che va detto non riguarda solo la sinistra italiana, ma tutti i movimenti politici progressisti europei e del mondo occidentale. La sconfitta, dolorosa, del 25 settembre scorso è stata una sconfitta che in ciascuno di noi ha lasciato un segno profondo. Al netto delle diverse valutazioni che possono essere fatte sulle scelte adottate dalla segreteria nazionale uscente, oggi la nostra comunità si trova a dover uscire da questa crisi affrontando un congresso importante per la sua storia. Il congresso che stiamo svolgendo porterà alla definizione di un partito rinnovato, con un profilo identitario maggiormente percepibile e con la selezione di un nuovo gruppo dirigente che sappia affrontare le tante sfide che il tempo di oggi ci pone davanti.
In Basilicata alla fase congressuale nazionale si affianca la fase congressuale regionale per la scelta di un nuovo segretario politico. Un ringraziamento va al Commissario On. Enzo Amendola che in una fase complicatissima ha esercitato la sua funzione a garanzia del Partito e affermandosi sempre più come punto di riferimento istituzionale per l’intera regione considerata la sua elezione in questo territorio.
Con questo congresso poniamo fine alla fase commissariale e ci poniamo l’obiettivo di ricostruire il Partito sul territorio e di riconnetterlo con la società di Basilicata.
Dal 2013 ad oggi il PD, in regione, ha perso oltre 40 mila voti. Un dato drammatico che non può essere ignorato. E in questi 10 anni abbiamo perso progressivamente dapprima le amministrative nelle città capoluogo e anche la guida della Regione.
Di fronte ad una destra che in Basilicata più che altrove mostra il suo volto di approssimazione e incapacità dove sicuramente non sarà il bonus gas a far recuperare un rapporto di fiducia incrinato tra cittadini e questa maggioranza, è ancor più necessario lavorare per fare in modo che il Pd possa rappresentare il perno di una alternativa di governo da costruire.
Non abbiamo molto tempo davanti e non dobbiamo perdere nemmeno un minuto nella costruzione di questa alternativa.
In questa fase però prima dobbiamo pensare a ricostruire il PD. Il nostro partito in molti comuni non è più presente “fisicamente”, non ci sono più luoghi dove incontrarsi e dove discutere. Va restituita centralità alla partecipazione degli iscritti e al confronto tra di noi.
Partiamo dai territori
La scelta di un amministratore come segretario del partito è il riconoscimento nei confronti di una classe dirigente che sui territori amministra declinando i principi e i valori del PD partendo dal quotidiano e dalla prossimità. Certamente non è sufficiente perché la politica è visione, prospettiva, progettualità, anima, ma la concretezza di chi amministra diventa più che mai un valore aggiunto soprattutto se in grado di coinvolgere tutte le energie presenti e valorizzando un gioco di squadra. Come nel calcio si vince in 16/17 (allenatore e panchina compresi) così in politica non si vince mai da soli.
Partito casa aperta
L’impegno è quello di costruire un partito radicato, di coinvolgere i giovani e le donne nelle loro forme di organizzazione interne al partito, di lavorare molto con i fuorisede, con chi per lavoro o studio si trova fuori ma ha il cuore che batte in Lucania.
Circoli devono riunirsi con cadenza almeno mensile. Mai più strutture dormienti che si riattivano solo in prossimità delle elezioni. Promuovere anche la collaborazione tra i circoli comprensoriali e farne di tematici. Creazione di circoli sovracomunali per aree di interesse (es. su Valbasento, Zes, Fiat, Oil&gas, montagna, per essere più vicini ai luoghi di lavoro e di interesse tematico). Dobbiamo tornare ad avere presenza laddove ci sono le persone.
Strutturare forme di consultazione degli iscritti sui grandi temi nazionali e territoriali anche con attivazione di apposita piattaforma online
Coinvolgimento di circoli e tesserati su selezione candidature
Patto di consultazione permanente con le forze economiche e sociali
Creazione consulta dei sindaci e degli amministratori locali
Segreteria che deve avvalersi di competenze che la rendano percepibile anche all’esterno come una sorta di governo ombra.
Da soli non bastiamo
Ma un partito vive se è in grado di sapersi confrontare con la società e se ha consapevolezza che da solo non basta, che ha bisogno di contributi culturali e di idee che vengono da energie esterne. Da qui l’appello alle forze di pensiero, alle organizzazioni e alle associazioni che animano le nostre realtà ad avere una interlocuzione con il PD. La Basilicata sta vivendo una delle fasi più critiche dal punto di vista economico e sociale e la politica ha il compito di riavvicinarsi alle persone.
Superamento dualismo Potenza/Matera
Nel 2023 con un mondo globalizzato dobbiamo porre fine a questo dualismo che non ci fa progredire e che ci impantana nelle sabbie mobili di un dibattito surreale. Va difesa l’identità lucana nel suo insieme senza strumentali divisioni che vengono artatamente tirate fuori per non consentirci di guardare avanti. La Basilicata vive dei suoi 131 comuni ciascuno con la sua storia e la sua identità. Per il Pd questa è una sfida importante perché la sua unità ha le sue fondamenta anche nella sua unità territoriale. Non c’è Potenza o Matera se la Basilicata nel suo insieme si indebolisce.
Protagonismo giovani e donne
La nostra è una regione che, purtroppo, ha alti tassi di emigrazione giovanile e un basso tasso di occupazione femminile. I nostri paesi si stanno desertificando demograficamente e questo nel lungo periodo rischia di portare ad una eutanasia delle nostre comunità. I cartelli “vendesi” affissi sulle porte di tantissime abitazioni dei nostri centri storici è indicativo di un processo che va assolutamente fermato. Bisogna invertire la rotta creando le condizioni per far rimanere i giovani e opportunità di lavoro per le donne. Attiveremo come partito con il contributo del Gruppo in Consiglio regionale e del nostro deputato nazionale una azione di monitoraggio del PNRR sulle ricadute occupazionali in Basilicata.
Scuola
Strettamente legato al fenomeno dello spopolamento vi è il tema del mantenimento dei servizi. La scuola è sicuramente tra le priorità. Il dimensionamento scolastico non può non tenere conto della curva demografica che interesserà la nostra regione da qui ai prossimi anni e bisogna difendere il diritto allo studio costituzionalmente garantito. Non è una questione di campanile ma di funzionalità del sistema scolastico. La condizione orografica e le infrastrutture devono consentire una deroga a salvaguardia della specificità dei territori come la Basilicata. E su questo contrasteremo in maniera decisa il disegno di autonomia differenziata a cui punta il Governo Meloni e la Lega che, proprio a partire dalla scuola, rischia di creare fratture enormi a danno del Sud e delle aree interne. Rafforzare le politiche di orientamento aiutando a capire le vocazioni e anche gli sbocchi occupazionali.
Università
Sostenere l’università lucana ampliandone l’offerta formativa e raccordandola con i territori e le imprese.
Sanità
Stesso discorso vale per la sanità. La pandemia ha ulteriormente aggravato la situazione del nostro servizio sanitario regionale. La rete ospedaliera ha mostrato i suoi limiti e i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie non sono affatto garantiti. Da mesi i cittadini protestano per chiedere una sanità più attenta ai bisogni delle persone. La nebulosità della destra sul tema è inquietante perché significa che non ha prospettiva e non ha strategia rispetto ad una delle questioni fondamentali per la coesione del territorio. Il PD si oppone ad ogni forma di smantellamento della sanità pubblica, rivendica gli investimenti e l’aumento delle risorse al SSN posti in essere dal Ministro Speranza durante i Governi Conte 2 e Draghi e intende ripartire dalla centralità dei territori. Abbiamo bisogno di restituire centralità e dignità alla figura del medico di famiglia che non è un burocrate ma un professionista, va qualificata l’offerta sanitaria sulla base dei bisogni, tutelare chi lavora nel servizio sanitario, ricondurre a forme di certezza il rapporto di integrazione anche con le strutture convenzionale e le sanità privata nel suo complesso.
Non autosufficienza
Sta diventando una emergenza. L’invecchiamento della popolazione ci pone davanti ad una sfida inedita per il sistema di welfare. Le famiglie da sole non ce la fanno più e avere i figli lontani per lavoro spesso priva molti nuclei della possibilità anche di avere una rete familiare di solidarietà. Bisogna investire su progetti che prendano in carico gli anziani nelle loro comunità potenziando i servizi ed evitando le istituzionalizzazioni nelle case di cura favorendo la possibilità che possano continuare a vivere nei loro paesi e avere una migliore qualità della vita proprio facendo leva su un welfare di “comunità”.
Spopolamento
Sostenere misure di coesione per il mantenimento dei servizi pubblici essenziali e per far si che si incentivi la residenzialità nei piccoli centri. Va usata la leva fiscale d’intesa con l’Europa per avere misure di vantaggio per chi risiede e decide di vivere nei nostri paesi.
Politiche del lavoro
Il PD non può che partire dal lavoro. E la prima misura anti spopolamento è proprio il lavoro. Vanno rafforzate le politiche pubbliche di sostegno alla formazione e all’occupazione. Va migliorata la rete dei centri per l’impiego. Non c’è lavoro se non ci sono politiche di sviluppo ed è proprio su questo punto che registriamo la totale assenza della Regione Basilicata a guida della destra. Innanzitutto occorre sostenere le attività economiche e produttive. Rilanciare le aree ex 219 e la Valbasento accelerando il processo di operatività della ZES. Promuovere artigianato e le attività agroalimentari che rappresentano una voce importante della economia lucana, valorizzare il sistema agricolo.
Stellantis
E’ una delle sfide che la Basilicata ha ed intreccia le sfide di questo tempo. Il passaggio all’elettrico è un tema che va affrontato preservando la centralità dell’impianto di Melfi nella rete degli stabilimenti stellantis. L’automotive è una voce importante della nostra economia e va sostenuto puntando anche su formazione e riqualificazione delle competenze dei suoi addetti.
Petrolio e attività estrattiva
Il processo della transizione ecologica riguarda la nostra regione più di qualsiasi altro territorio in Italia. Il superamento dell’attività estrattiva da fossili deve essere accompagnato da un attento monitoraggio ambientale ed anche da investimenti sule energie alternative e sulla ricerca da parte delle multinazionali, a partire da Eni che insistono sul nostro territorio.
Povertà e Coesione
Tema da affrontare con la massima delicatezza. Dobbiamo avere consapevolezza che ci sono sacche di disagio che non sono coperte da alcuno strumento. Campagna contro reddito cittadinanza strumentale e pericolosa rispetto ad una misura che va migliorata e non cancellata. Inoltre vero obiettivo è come assicurare copertura a chi oggi è fuori da ogni tutela. Pd anche a livello territoriale ha compito di promuovere politiche di coesione e integrazione
Dissesto idrogeologico
Per il pd la questione ambientale è fondamentale. Creeremo un dipartimento nel nostro Partito che si chiamerà ambiente e mutamento climatico. Nell’esprimere critica per le forme estreme di protesta come quelle che imbrattano i monumenti siamo però dell’idea che non si può derubricare il tema che vede proprio le nuove generazioni maggiormente sensibili. Siamo consapevoli di dover invertire la rotta sul clima e adottare misure compatibili con un nuovo equilibrio ecologico. Dobbiamo far comprendere che occuparsi di clima non è una questione elitaria ma che interessa ciascuno. Questa terra è l’unica che abbiamo a disposizione e dobbiamo tenerne conto. La Basilicata con il suo accentuato rischio idrogeologico, con i fenomeni atmosferici che si fanno progressivamente più estremi deve adottare politiche maggiormente incisive con il sostegno di risorse adeguate partendo proprio dalla messa a terra del PNRR.
Etica e Politica
Ma la politica è anche etica e noi dobbiamo recuperare il tema della questione morale. Basta opacità, basta forme di trasformismo che alimentano disaffezione verso la partecipazione.
E’ questa la bussola che orienterà la navigazione di questa segreteria per restituire alla Basilicata un partito forte, autorevole, credibile in grado di potersi candidare all’alternativa alle prossime regionali.
LA LISTA ASSEMBLEA REGIONALE