I ministri del Lavoro e degli affari sociali dell’Ue hanno dato il loro sostegno alla direttiva sulla parità di genere che mira al raggiungimento di una rappresentanza più equilibrata di uomini e donne nei consigli di amministrazione delle società.
Entro il 2027, le società quotate dovrebbero mirare a garantire che almeno il 40 % dei posti di amministratori senza incarichi esecutivi sia occupato dal sesso sotto-rappresentato e il 33 % per gli Stati membri che scelgono di includere sia amministratori con incarichi esecutivi che amministratori senza incarichi esecutivi.
Sebbene siano stati compiuti progressi verso una maggiore parità in questo settore, essi rimangono lenti e disomogenei tra gli Stati membri.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando ha sottolineato quanto sia fondamentale che le donne entrino in tutte le ‘stanze dei bottoni’ e che siedano ai tavoli delle decisioni, sia nel settore privato che nel pubblico.
Nell’attuale fase di delicata ricostruzione è fondamentale cambiare quei modelli di organizzazione e sviluppo obsoleti, rafforzare la partecipazione delle donne ai processi decisionali in ambito economico, in particolare nei consigli di amministrazione, solo in questo modo si avranno delle ripercussioni positive sull’occupazione femminile nelle società interessate e sull’economia in generale.
Unaltro passo importante dell’Europa alla parità.