GD Basilicata: lavoro, la sicurezza prima di tutto

28 Apr 2022 | Gd Basilicata, News

1221. Non un numero a caso. È il numero delle persone morte sul lavoro nel solo 2021. Una strage. Si suole definire queste morti con l’aggettivo “bianche” quasi a far intendere l’assenza di una qualsivoglia responsabilità diretta nel tragico evento, ma è davvero così? Davvero si vuole continuare ad attribuire ad una mera fatalità la causa di decessi evitabili con l’utilizzo di adeguati sistemi di sicurezza e prevenzione?

Il rapporto annuale dell’ispettorato nazionale del lavoro (INL) del 2020 presenta una situazione preoccupante. Sono state effettuate 79.952 ispezioni ad aziende di cui 55.663, pari al 70%del totale, hanno riportato irregolarità. Viene facile immaginare come, negli anni, la riduzione del personale ispettivo abbia portato ad un conseguente calo dei controlli. Il tutto si traduce in una minore pressione sulle imprese da parte dello Stato affinché vengano rispettate le normative in materia di salute e sicurezza.

A tal proposito è interessante notare come dal 2016 (anno del primo rapporto sulla vigilanza dell’INL) ad oggi si sia verificato una diminuzione del numero delle ispezioni e contestualmente un aumento della percentuale di incidenza delle irregolarità.

Ovviamente non basta aumentare il numero degli ispettori per risolvere il problema. Quello della sicurezza sul lavoro è un tema molto complesso e certamente richiede un approccio olistico.

Va tenuto conto , tra le altre cose, della realtà familiare di molte PMI, soprattutto in ambito edilizio (settore con maggiori vittime), della diffusa mancanza di una sviluppata cultura della sicurezza che spesso porta gli imprenditori a ritardare aggiornamenti tecnologici di macchinari in nome del risparmio e va sicuramente posto rimedio all’eccessivo smantellamento della medicina del lavoro.

Non è osservando un minuto di silenzio in Parlamento che si onora la memoria delle vittime sul lavoro, non basta la presa di coscienza che qualcosa non funzioni, è necessario che si intervenga concretamente con azioni specifiche. A nessuno interessa il cordoglio, a tutti interessa il ritorno a casa in salute dei propri familiari.

Condividi questo articolo!