Forza Italia e Fratelli d’Italia, immagino i circoli locali di Lagonegro, mi hanno chiesto una opinione sulle vicende che riguardano il Sindaco di Falabella.
Ma i vertici regionali dei due partiti condividono questa linea?
Premetto due cose.
La prima. Non ho avuto la stessa richiesta pressante per le vicende giudiziarie che hanno portato allo scioglimento dell’Amministrazione di Lagonegro, prima dell’esperienza Falabella.
Devo anche dire che ho avuto molto rispetto del rinvio a giudizio di esponenti di primo piano, a cominciare dal Presidente Bardi, dei partiti che oggi si agitano chiedendo una mia dichiarazione.
La seconda. Mesi fa, rispetto ad alcuni riferimenti/insinuazioni postati da una pagina facebook e che ogni giorno attacca il sindaco Falabella, ho depositato formale querela nella speranza che i coraggiosi, e annessi, non si nascondano dietro rimbalzi e privacy internazionali.
Non lego le due cose, ci mancherebbe.
Tuttavia ho imparato dalla prima elementare a leggere e dalla seconda elementare a leggere e contestualizzare.
Reputo il Sindaco Falabella una brava persona e anche un buon amministratore; e fino a prova contraria lo sono gli assessori della sua giunta e i consiglieri che lo sostengono.
Dopo di che si può sbagliare, tutti possiamo sbagliare.
Noto, tuttavia, che risulta indigesto, e potrei anche capire, l’esito di una sconfitta elettorale – doppia, comunali e regionali – avvenuta a seguito di una vicenda giudiziaria.
Ma scaricare rancore ed odio nella politica non giova a nessuno; tanto più perché incute timore, in una comunità, il ritorno ad un passato che rischia di essere un campo di vendetta.
E Lagonegro, la sua storia e il suo ruolo in un’area vasta, sono molto di più di questa immagine che sembra consumare ossigeno al futuro.
L’Amministrazione guidata da Falabella può commettere errori e può avere difetti, ma non quello di avvelenare i pozzi.
Attenzione, dai pozzi sono costretti a bere anche coloro che pensano di poter far a meno di quell’acqua.
Salvatore è un amico.
Chi dice che sarebbe un mio “protetto” utilizza una terminologia la cui volgarità politica sconfina nella mancanza di etica, rispetto e responsabilità.
Non è il mio modo di intendere la politica, offro il mio tempo e il mio impegno per tutta la comunità regionale.
E chi usa questi termini si qualifica abbastanza e, per me, rende la differenza, assegna valore e anche spessore umano a l’amministrazione Falabella che a seguito della sua elezione, peraltro, rivendicò, nella sua prima intervista al TGR Basilicata, non il successo personale ma di una squadra “militante” in un preciso campo politico.
Non sono nato oggi; conosco abbastanza persone, relazioni e questioni. Non è che mi frega granché avere un post, un articolo o un titolo contro.
Rivendico di essere al fianco di questa Amministrazione, per operare nell’interesse della comunità, delle cittadine e dei cittadini di Lagonegro.
Ed i risultati ci sono: ultimi in termini di tempo la riapertura del centro di distribuzioni dei farmaci e piaccia o non piaccia, dopo anni, l’avvio della gara del primo lotto del nuovo padiglione. Così come potrei citare la quotidiana pressione che esercito sull’assessore Latronico e il management dell’ASP sull’elisoccorso h24.
Le attenzioni riservate dalla Provincia di Potenza sulla viabilità del territorio sono il segno di un’attenzione che accompagna questa Amministrazione, dopo un rodaggio non semplice, nello sblocco e nell’avvio di importanti cantieri.
Forse genera fastidio il mio impegno per “proteggere” la comunità?
Pazienza.
Rispetto alla questione specifica del Sindaco non conosco atti e documenti, ma da ciò che leggo e contestualizzo mi pare che ci siano due piani differenti.
Il primo. Si tratta di una vicenda di attualità che ha radici lontane; non certo si può inscrivere questa storia in un tentativo di accrescimento di ricchezza personale e di consenso.
Il secondo piano riguarda una vicenda personale che incrocia un’attuale funzione istituzionale e che richiede che il Sindaco Falabella, come tutte e tutti, compia scelte secondo legge e coscienza.
Infine se qualcuno pensa che provocandomi possa generare contraddizioni o addirittura intimorirmi ha sbagliato indirizzo. Anzi, al contrario, ciò che in questi mesi sta accadendo mi pare molto sproporzionato, e l’avvelenamento dei pozzi rischia di essere un danno per la comunità di Lagonegro, che va protetta da questo clima e da talune modalità di lotta politica.
Per il resto ringrazio chi ha chiesto una mia opinione. Non fatico quando l’asticella è cosi bassa, mi rattrista il danno che si produce per una comunità. Ed anche da questo danno provo a proteggerla, anche oltre le persone e il colore politico degli amministratori.