Il Capogruppo del Pd: Risale a 5 mesi fa il deposito di una interrogazione del sottoscritto all’assessore Pepe proprio sui disservizi e disagi legati al trasporto dei lavoratori di San Nicola di Melfi. Interrogazione, manco a dirlo, non ancora riscontrata
“I lucani meritano senz’altro servizi pubblici efficienti e confortevoli; ma alle lavoratrici e ai lavoratori pendolari degli insediamenti produttivi di Stellantis e indotto andrebbero riservati quantomeno il rispetto per le numerose segnalazioni di disagi e difficoltà, ancora senza risposte, riguardo allo stato dei mezzi impiegati sulle linee da e per l’area industriale di San Nicola di Melfi. Ora con l’annuncio dell’acquisto di 40 nuovi autobus non ci sono più alibi”. È quanto dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale.
“Risale a 5 mesi fa, esattamente il 12/02/2025 – prosegue Lacorazza – il deposito di una interrogazione del sottoscritto all’assessore Pepe proprio sui disservizi e disagi legati al trasporto dei lavoratori di San Nicola di Melfi, che personalmente ho avuto modo di verificare in un viaggio affrontato con loro. Interrogazione, manco a dirlo, non ancora riscontrata nonostante i solleciti; una consuetudine ormai dell’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti che da mesi sfugge tanto all’attività ispettiva, quanto alle richieste di audizioni in Commissioni, anche su problemi rilevanti. Ad esempio, attendiamo da mesi di sapere cosa l’Assessore intende fare sul Trasporto Pubblico Locale viste le scelte (o non scelte) che acuiscono il fallimento di sei anni del governo Bardi. Possibile che il Governo regionale non abbia nulla da dire sulle questioni sollevati dalla Procura della Corte Conti?”
“Con il massimo del garantismo e con la consapevolezza che le aule dei tribunali, eventualmente, sono i luoghi del processo e del giudizio, riteniamo tuttavia – conclude Lacorazza – che la vicenda del Trasporto Pubblico Locale incroci un interesse pubblico rilevante e il diritto alla mobilità per cittadini a fronte di centinaia di milioni di euro pagati, anche in proroga da anni, da una Istituzione Pubblica”