Lacorazza: dimissioni di Lettieri aprano una profonda riflessione.

10 Giu 2025 | PD Basilicata

E’ umanamente comprensibile il dispiacere di Giovanni Lettieri che accompagnato le sue dimissioni, anche per aver lasciato un partito risanato sul piano finanziario ed aver messo impegno nel tentativo di farlo ripartire. A lui senza ipocrisia va il mio e il nostro ringraziamento.
Con la stessa franchezza non posso non ribadire che questa scelta andava fatta a seguito delle elezioni regionali per favorire, o provare a farlo, una discussione vera che, come dichiarato più volte, non avrebbe portato il congresso ; e addirittura in questo caso, parlo per me, sarei stato anche disponibile a sostenerlo. Non c’è stato alcun problema personale ma forse il trascinamento di contraddizioni non risolte dal congresso, e poi la sfiducia, di Raffaele La Regina. Contraddizioni che sono cresciute anche nella fase di preparazione alle elezioni regionali.
Anche le elezioni perse a Matera sono per una buona parte frutto di questo percorso tortuoso. Non si è mai riunita la direzione regionale del partito, eppure, anche formalmente, la vicenda ha incrociato la dinamica degli assetti della maggioranza a sostegno di Bardi.
Ho sostenuto Roberto Cifarelli perché ritengo che con la maggioranza eletta sarebbe stato un buon sindaco per Matera. Ma questa sconfitta ci appartiene, non lasciando vincitori e vinti all’interno del partito in particolare; e forse lasciando un peso ulteriore nel dibattito politico visto il margine risicato che ne ha determinato l’esito.
Chi perde ha le maggiori responsabilità, ha compiuto scelte. Ma chi ha seguito, seppur a distanza, la campagna elettorale non può non vedere che tra libertà di voto e e risentimenti si siano giocate tante o altre partite in questo importante tornante elettorale.
Ad Antonio Nicoletti gli auguri di buon lavoro con la consapevolezza che la sua vittoria non risiede, almeno dal mio punto di vista, nella sintonia tra il governo della regione e il popolo lucano. Ma non credo sia il momento di discuterne perché le sconfitte vanno prese per quelle che sono: con più distacco e con più tempo potranno essere valutate con maggiore freddezza le motivazioni e le conseguenze.
Anche per questo le dimissioni di Giovanni Lettieri spero possano servire ad aprire una riflessione profonda e franca, senza scorciatoie e generalizzazioni perché siamo in una fase i cui è ancora possibile costruire un’alternativa alla governo delle destre in Regione.

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