Comuni macrofornitori acqua, Lacorazza: Bilancio senza risposte

23 Apr 2025 | PD Basilicata, PD in Regione

Il Capogruppo del Pd: Tutti gli assessori auditi nelle Commissioni hanno detto che il bilancio è insufficiente. Meloni ha chiesto alle regioni di contribuire alla finanza pubblica; alla Basilicata toccano circa 20 milioni di euro in meno di spesa
“Stiamo per approvare un bilancio tardivo, sbagliato e politicamente pasticciato fino al punto che l’assessore regionale Laura Mongiello annuncia che a breve si dovrà modificare con l’assestamento, provvedimento dal quale dovrebbero uscire i quattrini per i Comuni macrofornitori di acqua, che al momento non ci sono”. Lo dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale.
“Tutti gli assessori auditi nelle commissioni – prosegue l’esponente del Pd – hanno detto che il bilancio è insufficiente. L’assessore Mongiello, con il soccorso del consigliere Mario Polese, è corsa ai ripari rispetto alla evidente difficoltà di non poter dare risposte immediate e nei tempi adeguati anche perché l’influencer, come definisce Matteo Renzi la Presidente Meloni, ha chiesto alle regioni di contribuire alla finanza pubblica; alla Basilicata sono toccati circa 20 milioni di euro in meno di possibilità di spesa, peraltro compensati con risorse compensative provenienti dagli accordi petroliferi”.
“E i Comuni attenderanno ancora; è stato detto che a giugno, appunto nell’assestamento, ci saranno i 4 milioni di euro. Ma chi paga il prezzo del ritardo e delle inefficienze? Forse il Centrodestra -sottolinea il Capogruppo Pd – tende a far soffrire un po’ Italia Viva per evitare che al 2027 porti acqua nel campo politico avverso. Anche per questo il consigliere Aliandro ha provato ad anticipare con una dichiarazione l’incontro che l’assessore Mongiello e il consigliere Mario Polese hanno avuto con gli amministratori dei comuni macrofornitori”.
“A fine giugno – conclude Lacorazza – mese entro cui dovrà avvenire la erogazione, mancano due mesi e ci sarà il tempo per una riflessione più ampia sul tema acqua che attiene ad una migliore programmazione e più efficaci investimenti, a compensazioni che non si infrangano nella contraddizione di una non corretta pianificazione (penso al Piano delle Acque che sarebbe dovuto essere pronto entro dicembre 2024) e ad un miglior riequilibrio che attiene alla definizione, tra le altre cose, più strutturale del Programma speciale del senisese”.

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