“Accolgo con rispetto e con fiducia l’avvio della nuova fase per l’ALSIA con il passaggio di consegne tra il commissario straordinario Vittorio Restaino, che va ringraziato, e il nuovo direttore Michele Blasi, al quale va riconosciuto il merito e il coraggio di raccogliere una sfida complessa e decisiva per il futuro dell’agricoltura lucana. Tuttavia, non posso non rilevare come l’intervento dell’assessore Cicala nella conferenza di Metaponto abbia confermato, ancora una volta, la distanza tra la narrazione propagandistica del governo regionale e la realtà delle cose.”
È quanto dichiara il Consigliere regionale Roberto Cifarelli (Partito Democratico), commentando la presentazione della “nuova fase di rilancio” dell’Agenzia Lucana per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura.
“Gia’ ad inizio di legisluatura – prosegue Cifarelli – avevo evidenziato con chiarezza che l’ALSIA ha bisogno di una nuova missione, non di slogan. Servono visione, risorse e personale, serve riportare l’innovazione e la ricerca agricola al centro delle politiche regionali, serve costruire un vero agritech lucano e rilanciare la funzione di Alsia come motore di trasferimento tecnologico, in una regione che deve affrontare le sfide del cambiamento climatico e della riduzione della risorsa idrica. Tutto questo non si improvvisa in una conferenza stampa.”
“L’assessore Cicala – aggiunge il consigliere – dimostra ancora una volta inadeguatezza politica. Si limita a rivendicare numeri e risultati amministrativi che non sono frutto di una visione strategica, ma di una gestione commissariale ordinaria. È evidente che la sua enfasi serve soprattutto a distrarre l’opinione pubblica dalle critiche sempre più pesanti che provengono dalla sua stessa maggioranza e dal suo partito, segno di un malessere politico interno che si tenta di coprire con operazioni di immagine.”
“Il rilancio dell’ALSIA – conclude Roberto Cifarelli – è necessario, non può essere sempre il giorno zero e non può ridursi a un elenco di progetti o a una passerella mediatica. Deve diventare il perno di una nuova stagione di politiche agricole regionali integrate con quelle europee, capaci di sostenere davvero gli agricoltori lucani e di coniugare sviluppo, innovazione e sostenibilità. Mi auguro che il nuovo direttore Blasi possa lavorare con libertà, competenza e visione, nell’interesse esclusivo della Basilicata, e che la Regione smetta di considerare l’agenzia come un terreno di propaganda e la restituisca finalmente al suo ruolo strategico per il territorio.”

