Abbiamo contribuito a salvare 90 borse di studio su circa 1300, relative all’annualità 2024/2025, che non sarebbero state erogate per un cavillo burocratico, mentre avvertivamo contestualmente, a febbraio, che mancavano le risorse per il 2025 per garantire tutte le domande idonee.
Da febbraio a luglio sono passati 5 mesi per avere un comunicato del dirigente Morvillo che ha dato l’impressione di sorprendere il management di ARDSU e la maggioranza di centrodestra, quest’ultima assente nella seduta della seconda Commissione consiliare che avrebbe dovuto approvare il bilancio di previsione 2025, atto indispensabile e propedeutico per l’erogazione delle borse di studio.
Cinque mesi persi?
E nell’ultimo Consiglio regionale del 5 agosto abbiamo posto il tema e ci siamo rivolti al Presidente Bardi affinché chiarisse tempi e procedure per conseguire l’obiettivo di pagare tutte le borse di studio, idonee, entro il 30 novembre.
Al nostro tentativo di mettere in guardia dal procedere con attenzione nell’adottare atti di maggiore complessità, oltre che un avviso ferragostano, ci è stato risposto che tutto era ok e che addirittura l’avviso sarebbe uscito “immediatamente”, il giorno dopo, come ci ha riferito qualche esponente della maggioranza.
Come sta andando la storia?
Come avevamo previsto.
Solo oggi, 13 agosto, leggiamo che all’ordine del giorno della Giunta regionale vi è il provvedimento che autorizzerebbe le risorse, per poi definire l’accordo.
Sottolineiamo questi aspetti perché abbiamo l’interesse a conseguire l’obiettivo; il nostro impegno e la nostra vigilanza, per il diritto delle studentesse e gli studenti di UNIBAS, non vanno in vacanza.