La proposta del Capogruppo Pd: Introdurre una circoscrizione elettorale nazionale per le aree interne, come per estero o europee, per garantire una rappresentanza in Parlamento che ne tuteli lo sviluppo e prevenga il rischio di un declino irreversibile
“In questi giorni è entrato nel dibattito politico il tema delle aree interne associato a un declino irreversibile da accompagnarsi ai suoi esiti ultimi. Alcuni hanno parlato di eutanasia. Come accade spesso, vi è anche tanta retorica in questo dibattito che rischia di scivolare, ancora una volta, nel trascinamento di strategie non perfettamente riuscite, di romanticismi poetici o, peggio ancora, di parametrizzazioni definitive in cui l’irreversibilità è una logica di mercato”. Lo dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che continua:
“Eppure, l’inverno demografico riguarda un Paese immerso nel mare ma lontano dal Mediterraneo, dentro cambiamenti climatici che dettano il ritmo della transizione ecologica, che dovrebbero valorizzare un ‘nomadismo’, non solo digitale, poiché si troverà, a proposito del caldo di questi giorni, sempre meno benessere nelle città. E forse, oltre ai necessari pilastri della sanità, dell’istruzione e della mobilità, dovremmo ricercare ‘altrove’ risposte meno pigre, consuetudinarie e retoriche. Ma su detti temi abbiamo, nel corso di questi anni, messo, per altre esperienze ed attività, inchiostro su libri. E oggi, in qualità di capogruppo in Consiglio regionale del Pd, anche con i miei colleghi di partito, abbiamo depositato numerose proposte, alcune approvate ma non ancora operative, proprio a sostegno di politiche per la ‘restanza’”.
“Per esempio – sottolinea Lacorazza – è assente una grande indagine su come se la passano gli adolescenti nelle aree interne che, senza trasporti adeguati tra paesi, vivono rischi di relazioni limitate, di amicizie, amore e sessualità a scartamento ridotto; ampliando il rischio di disagio e covando il desiderio di scappare. Così come andrebbe sviluppato un ragionamento sulle potenzialità della ‘Silver economy’, sulla cura paesana e sui fattori localizzativi del benessere e della felicità, che non si misurano solo su indicatori di quantità e di mercato. O ancora, dovremmo anche chiederci: sono incentivati medici ed insegnanti a permanere nelle aree interne? E anche, il sistema dei trasporti può assumere come indicatore prevalente il coefficiente di riempimento di un autobus? E cosa diciamo a proposito delle modalità di riparto del FFO, il fondo che presiede il sostegno alle Università italiane? È certo, inoltre, che senza politica industriale in Italia muoiono anche i paesi, le aree interne. Il ridimensionamento di Stellantis a Melfi e ciò che determina sull’occupazione non può essere sostituito, in un piccolo paese, dallo ‘sviluppo’ turistico. E si potrebbe continuare, anche per uscire fuori da luoghi comuni”.
“Ma c’è un aspetto – evidenzia l’esponente del Pd – con il quale è anche necessario fare i conti: quanto pesano e ‘peseranno’ (declino irreversibile!!!) le aree interne dove si prendono le decisioni? La furia antipolitica e anticasta ha portato a scelte che hanno indebolito i margini d’azione con: l’abolizione delle Comunità montane, quella del voto per le province, la riduzione del numero dei consiglieri regionali e del numero dei parlamentari. Si sono buttati via, senza un vero disegno riformatore, il bambino e l’acqua sporca. Al netto di riforme necessarie, possiamo chiederci, a distanza di anni, se l’effetto combinato di politiche di austerità (eccettuando il recente PNRR) e il prosciugamento degli spazi di rappresentanza abbiano inciso sul minor peso delle aree interne e anche su modelli istituzionali ed amministrativi non funzionali ed efficaci?”
“Visti tutti questi tagli e risparmi – conclude Lacorazza – non si potrebbe pensare di valutare l’ipotesi di introdurre una circoscrizione nazionale elettorale delle aree interne italiane tale da eleggere con le preferenze, come per i parlamentari all’estero o europei, una buona rappresentanza in Parlamento che ne tuteli, nell’interesse generale del Paese, la possibilità che non si vada verso un declino irreversibile? La si prenda come una provocazione. O forse no”.
Aree interne, Lacorazza: Circoscrizione per contare in Parlamento
