Il Capogruppo del Pd: Non possiamo pensare che il grande annuncio del Governo Meloni si riduca a un semplice documento di fattibilità delle alternative progettuali. Ciò che si fa oggi è grazie ai passati governi di centrosinistra
“Premesso che il riferimento dell’assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, alle ‘notevoli risorse per l’adeguamento della ferrovia da Potenza a Metaponto, per la tratta relativa a Ferrandina…”, riguarda risorse appostate da governi nazionali di centrosinistra, non possiamo pensare che il grande annuncio del Governo Meloni si riduca a un semplice documento di fattibilità delle alternative progettuali. Sempre che questo annuncio non si riveli, ancora una volta, più fumo che arrosto.”
Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che aggiunge:
“Come l’Assessore ben sa, questa ipotesi (anzi uno studio di fattibilità per la bretella Polla Tito Potenza) è stata già formalizzata circa un mese fa attraverso una nostra interrogazione. Tuttavia, le ragioni che sosteniamo, e che l’assessore Pepe, in verità, riconosce, affinché anche la Basilicata sia attraversata dall’alta velocità/alta capacità, vanno rintracciate nel contributo che la nostra regione offre al Paese in termini energetici, anche e soprattutto in vista della scadenza delle concessioni Eni nel 2029. È evidente che il confronto con lo Stato debba riguardare gli stessi territori su cui insistono le concessioni, ai quali va garantita l’apertura di una strada verso Padula Bonabitacolo e la velocizzazione in alcuni tratti della Fondovalle SS 598.”
“Infine – conclude Lacorazza – nello scorso mese di settembre l’amministratore delegato di RFI ha annunciato investimenti per circa 100 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Evidentemente si immagina un meccanismo finanziario, anche di natura privata, per sostenere tali investimenti, e in questo contesto Eni potrebbe essere coinvolta. Potrebbe essere questa l’occasione per rivendicare un ulteriore spazio per la Basilicata, il Governo, attraverso le proprie partecipate o le società su cui esercita la golden share, può restituire alla nostra regione, in termini di infrastrutture e investimenti, almeno una parte di ciò che la Basilicata dà generosamente a tutto il Paese.”
Alta Velocità, Lacorazza: “Era già tutto previsto”
