Al Presidente Cifarelli abbiamo chiesto, concordandone la necessità così come ci eravamo impegnati a fare, di richiamare l’Assessore all’Agricoltura Carmine Cicala in II Commissione per avere un aggiornamento sull’andamento della programmazione (PSR e CSR) e sullo stato dell’arte per evitare che si possa perdere un solo euro dei fondi europei al 31 dicembre
L’audizione dell’Assessore regionale Cicala, ora che si sono riaperte le attività istituzionale così come concordato unanimemente in conferenza dei capigruppo, diventa anche l’occasione per un aggiornamento sull’approvvigionamento idrico per gli agricoltori. Tuttavia va considerato che le questioni e le criticità per tempo sono state poste, (e sono state oggetto di un nostro costante monitoraggio – i problemi non vanno in vacanza), al governo della Regione che, commissione o non commissione, avrebbe dovuto comunque provvedere, come anche a cavallo del periodo agostano abbiamo sottolineato.
Il collega Roberto Cifarelli, giustamente, nei giorni scorsi aveva richiesto trasparenza e dati consolidando la nostra proposta di legge sulla istituzione di un Osservatorio per la gestione della risorsa idrica. A questa proposta ne abbiamo affiancate altre sia in termini di strategia che di programmazione, sia di indirizzi che di modifica di norme, prevedendo strutturalmente anche la possibilità di indennizzi.
Gli agricoltori, o meglio le colture degli agricoltori non bevono parole e anche la prospettiva della Diga del Rendina, la cui messa in esercizio si prevedrebbe per il 2028, presuppone una transizione obbligata, più che un piano B, almeno per un ponte temporale auspicabilmente di tre anni. Quindi un piano A per evitare che questa transizione genera periodicamente problemi.
L’Assessore regionale Pepe ha dichiarato in Commissione la messa in esercizio della Diga nel 2028 e vigileremo su questa data, anche se la non assoggettabilità alla VIA non esclude compatibilità ambientali e di contesto al fine delle autorizzazioni e complessità tecnico-amministrative che sono, purtroppo, dietro l’angolo.
Quindi la transizione va definita rimettendo al centro le relazioni con il Governo nazionale e le regioni, in particolare con la Puglia, in previsione del nuovo Accordo, che con la Campania ha siglato una intesa, nella distrazione della Regione Basilicata, sulla schema Ofanto e in particolare sulla diga di Conza, a proposito di agricoltura nel Vulture Melfese.