“Quanto accaduto a Matera nella notte tra il 7 e l’8 ottobre rappresenta un gesto vile, gravissimo, che colpisce non solo un simbolo materiale, ma l’identità stessa della nostra comunità e i valori fondanti della Repubblica.”
Così il consigliere regionale della Basilicata Piero Marrese commenta l’ennesimo atto vandalico ai danni del monumento dedicato all’insurrezione del 21 settembre 1943, opera dell’artista veneziano Vittorio Basaglia, situato in via Aldo Moro nei pressi del municipio.
“Quel monumento, come ricordato anche da Anpi.it, onora il sacrificio e il coraggio dei cittadini materani che per primi, nel Sud Italia, insorsero contro l’occupazione nazifascista. Un episodio di straordinario valore civile per il quale Matera è insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Colpirlo a pochi giorni dalla ricorrenza di quel 21 settembre è un gesto che assume un significato ancora più inquietante e irrispettoso.”
L’opera, brutalmente danneggiata con la rimozione della parte incastonata nella roccia che ne sorreggeva parte della struttura, aveva già subito in passato altri atti vandalici. “Ma questa volta – prosegue Marrese – è necessario reagire con fermezza: non si può più tollerare l’indifferenza verso la memoria storica. Servono telecamere, un sistema di sorveglianza, e soprattutto serve un forte investimento educativo e culturale per far sì che simili simboli non vengano dimenticati né offesi.”
“A nome mio e dell’intera comunità lucana, esprimo solidarietà all’ANPI, ai familiari dell’artista Basaglia e a tutti coloro che hanno a cuore i valori della Resistenza e della democrazia. Mi impegno fin da ora – conclude il consigliere – a promuovere un’iniziativa in Consiglio Regionale per finanziare il restauro del monumento e per garantire una protezione adeguata a tutti i luoghi della memoria storica della Basilicata. La nostra storia non si cancella: si difende, si rispetta e si tramanda.”