Risorsa idrica, Lacorazza: Da noi proposte per superare la crisi

23 Ott 2025 | PD Basilicata

Il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, è intervenuto sul tema della crisi idrica durante la seduta odierna del Consiglio regionale, concentrandosi su alcuni nodi politici e strutturali su cui, a suo avviso, si continua a fare finta di voler discutere
“A volte sembra che state solo ‘tappando i buchi con i rubinetti’, una vecchia pubblicità di Zucchetti, senza affrontare i problemi veri. Questa ironia serve a evidenziare come non si stia ragionando su questioni strutturali, trascurando nodi politici e programmatici fondamentali. L’assessore Cicala si trova oggi in una posizione di maggiore isolamento, poiché nessun altro esponente del suo partito, Fratelli d’Italia, ha preso la parola per difendere la sua relazione. Isolamento colto anche nelle posizioni del Presidente del Consiglio regionale Pittella e dei consiglieri Casino e Aliandro che hanno chiesto maggiore condivisione. Questo indebolisce il suo ruolo in un momento delicato che riguarda il mondo agricolo. Senza un partito e una maggioranza che la sostengano, governare diventa molto più complicato”. Lo ha dichiarato Piero Lacorazza, nel suo Intervento durante la seduta del Consiglio regionale.
“Un nodo politico cruciale – ha detto ancora Lacorazza – riguarda le scelte fatte negli anni su Acque del Sud Spa, la Regione ha meno peso negoziale e politico nei rapporti con il Governo centrale e con la Puglia, il che riduce la capacità di difendere gli interessi anche degli agricoltori. È necessario chiarire quale strategia intende adottare la Regione riguardo alla partecipazione all’asta pubblica del 30% di quote che Acque del Sud spa destina a partner industriali. Altro nodo strutturale riguarda Acquedotto Lucano, su cui non sono stati forniti aggiornamenti sui bilanci e sulle strategie a lungo termine, mentre gli investimenti anche sulle reti sono in ritardo”.
“La governance – ha affermato ancora il capogruppo del Pd – è debole ed inefficace e le perdite idriche gravano anche sui costi energetici, penalizzando cittadini e agricoltori. Serve una governance partecipata, con un progetto industriale chiaro e sostenibile per i prossimi dieci anni, capace di affrontare le criticità strutturali e climatiche. Allo stesso modo, va rimarcato che il Consorzio di Bonifica soffre di una centralizzazione eccessiva, è carente di strumenti di pianificazione (nuovo Statuto compreso) da qui la difficoltà di affrontare emergenze idriche e strategie agricole complesse. È necessario un intervento organico che valorizzi competenze, sedi, funzioni e autonomia organizzativa, creando un sistema capace di sostenere il territorio e le comunità agricole. Serve il piano di bonifica”
In questo quadro, Lacorazza ha sottolineato “l’urgenza di azioni concrete attraverso proposte di legge già depositate, ricordando che la maggioranza deve decidere se firmare tali proposte di modifica della governance nazionale di Acqua del Sud S.p.A., per l’istituzione di un osservatorio regionale sulle risorse idriche (sul modello di quanto avviene in Puglia), per coordinare e monitorare la gestione idrica della Basilicata, di riforma del Consorzio di Bonifica, comprendendo il nuovo statuto, la forestazione, l’articolazione delle sedi e la gestione dell’emergenza idrica, e quella per il rilancio di SEL trasformandola in Società Energetica per la Sostenibilità Ambientale, così da ridurre i costi energetici degli agricoltori e affrontare in maniera sistemica i temi di sostenibilità e di energia nella regione”.
Infine, è fondamentale per Lacorazza “affrontare con concretezza la gestione degli invasi che, in attesa della presunta messa in funzione della Diga del Rendina (metà 2028?) è necessario avere per il Vulture un piano su Conza, che dopo la realizzazione del potabilizzatore, riversa sulla Puglia, in accordo con la Campania, maggiori risorse. C’è bisogno di un pensiero, di una visione, di una programmazione e di azioni che tengano i piedi nelle transizioni climatica, ecologica e digitale; piedi a terra e testa nel futuro. Ma con un assessore debole e una maggioranza divisa sarà possibile tutto questo?”

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