Sanità, personale e PNRR, Lacorazza: Comunicare dati completi

Lacorazza: Non si può continuare ad annunciare assunzioni senza sapere quanti sono i cessati, i saldi e l’organizzazione del personale. Abbiamo chiesto riscontro sul punto di avanzamento di ospedali e Case di comunità.Occorre un’operazione verità sui dati
“A conclusione del Consiglio regionale sulla sanità tenutosi martedì scorso, e per evitare che tutto affogasse nelle chiacchiere, abbiamo depositato una risoluzione di 10 pagine con una richiesta di 25 precisi impegni per la Giunta regionale (alleghiamo il testo). Ma anche questa volta, come a febbraio di quest’anno, quando si prova a stringere su fatti puntuali, la maggioranza fugge. E tutto finisce in discussioni e prese di posizione che rischiano di lasciare il tempo che trovano”. A dichiararlo è Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che prosegue:
“Quando si arriva ai dati, si dimostra facilmente e inconfutabilmente che il mix tra deficit, lucani che rinunciano alle cure o che si curano fuori, utilizzo di compensazioni ambientali dell’attività petrolifera, è il peggior dato di sempre. Quelli che ci sono ora, dopo sei anni e mezzo di Bardi, hanno fatto peggio, molto peggio, di quelli che c’erano prima. Questi i dati, con carte alla mano”.
“Abbiamo chiesto al Dipartimento, con una PEC – fa sapere Lacorazza – ulteriori dati precisi, perché non si può continuare ad annunciare assunzioni senza sapere quanti sono i cessati, i saldi e l’organizzazione del personale. Così come abbiamo chiesto riscontro formale sul punto di avanzamento degli ospedali e delle Case di comunità. È necessario approfondire, anche per capire come da marzo 2026 partiranno i servizi (in altre parti d’Italia sono già attivi) della continuità assistenziale e della medicina territoriale, e come funzionerà il 118 emergenza-urgenza. Ci sono anche richieste di audizioni in Commissione che, peraltro, incrociano problemi urgenti legati alla mancanza di medici di base in alcuni comuni”.
“Si faccia un’operazione verità sui dati. Sui conti in sanità – conclude Lacorazza – ci pare che si sia resa chiara la debolezza dello specchietto retrovisore. Ora vorremmo capire meglio il presente e il futuro”.

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