Il Capogruppo Pd: Per pagare i deficit in sanità nell’ultimo triennio saranno tirati fuori tra i 100 e i 150 mln di euro. Si approvi la nostra Pdl da portare in Parlamento (art. 121 della Costituzione) che prevede più risorse per sanità in rapporto a PIL
“Abbiamo appreso che l’assessore Cosimo Latronico ha sostenuto in sede di Commissione salute nella Conferenza Stato-Regioni la proposta di un diverso criterio per tenere conto del riparto del Fondo Sanitario Nazionale al fine di prendere in considerazione le aree interne e quindi la densità abitativa. Questa posizione, tuttavia, non può diventare lo specchietto per le allodole per scartare le responsabilità politiche dopo sei anni di governo Bardi e dopo la solitaria direzione delle politiche sanitarie dell’assessore Latronico. Tradotto: il nostro deficit e i nostri problemi non dipendono da noi”.
Così Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che prosegue:
“Siamo a una mobilità passiva che nell’ultimo triennio di verifica si colloca tra i 350 e i 400 milioni di euro; si avvicinano a circa 400 milioni di euro i soldi che la Regione ha pagato per far curare i lucani non per complesse prestazioni ma per attività che potrebbero essere rese tranquillamente sul nostro territorio. Per pagare i deficit in sanità nell’ultimo triennio saranno tirati fuori tra i 100 e i 150 milioni di euro; e già 100 milioni di euro sono stati presi per la prima volta dalle compensazioni ambientali, che ricordo sono cosa diversa dalle royalties. Ci sono e ci sono stati investimenti per 150 milioni di euro del PNRR (eredità dei Governi del centrosinistra) in notevole ritardo: quando si inaugureranno Ospedali e Case di Comunità saranno stati traditi gli impegni e i tempi previsti”.
“Impegni e tempi previsti – aggiunge l’esponente del Pd – NON sono quelli del PNRR (giugno 2026), come prova imprudentemente l’assessore Latronico a far passare come messaggio; Ospedali e Case di Comunità dovrebbero già essere operative. E non ritorno sui dati della Fondazione GIMBE che ci relegano in fondo alla classifica; il nostro sistema sanitario è in piedi grazie al personale e non alla politica; una politica presente ai convegni ma assente nella programmazione e nelle scelte concrete. Rispetto alla posizione di Latronico sui criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale abbiamo depositato una proposta di legge da portare in Parlamento ai sensi del comma 2 dell’art. 121 della Costituzione che prevede più risorse per la sanità, in rapporto al PIL, e politiche più incisive e concrete per assicurare il diritto alla salute nelle aree interne”.
“Capiremo nei prossimi giorni – conclude Lacorazza – quale sarà l’atteggiamento dell’Assessore regionale e della maggioranza che sostiene il governo Bardi. Anzi, per dare forza a talune impostazioni, sarebbe utile approvare prima possibile, unitariamente, la proposta di legge”.