Roberto Cifarelli – Gruppo PD Regione Basilicata, ASM Matera, approvato atto aziendale: prosegue la campagna elettorale di Bardi e Latronico

14 Lug 2025 | PD Basilicata

 

Con la delibera n. 760 del 10 luglio, l’ASM di Matera ha approvato il nuovo atto aziendale, lo strumento che disciplina l’assetto organizzativo e gestionale delle aziende sanitarie, sulla base degli indirizzi e dei criteri fissati dalla normativa nazionale e regionale.

Si tratta, però, di un atto intempestivo e fuorviante, evidente frutto del prosieguo della campagna elettorale di Bardi e Latronico a Matera, approvato senza un nuovo Piano sanitario regionale né specifici indirizzi della Giunta regionale.

Sussistono inoltre seri dubbi, che potranno essere eventualmente chiariti dalla Corte dei Conti, circa la coerenza dell’atto aziendale con il Decreto Ministeriale 70/2015 (“Decreto Balduzzi”), che stabilisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi per l’assistenza ospedaliera e garantisce uniformità ed efficienza su tutto il territorio nazionale.

“I precedenti atti aziendali – sottolinea il consigliere regionale Roberto Cifarelli – furono adottati contestualmente da tutte le aziende sanitarie, proprio per assicurare la coerenza della programmazione regionale agli standard fissati dal DM 70. La scelta di procedere in modo coordinato rispondeva all’esigenza di offrire ai cittadini una sanità organizzata e uniforme, in linea con le disposizioni ministeriali. Oggi, invece, in assenza di un Piano sanitario regionale approvato, appare ancora più incomprensibile procedere in ordine sparso, senza una visione complessiva dei bisogni sanitari della comunità lucana e degli obblighi normativi”.

E aggiunge: “la sensazione è che la nuova impostazione rischi di disallinearsi rispetto a quello spirito, sacrificando la qualità dei servizi sanitari in nome di logiche contingenti e mi chiedo come faranno i dirigenti del Dipartimento Salute a dare parere favorevole in comitato di direzione su un atto in palese contrasto con le norme vigenti ivi compreso il DM 70/2015”.

Cifarelli ha annunciato la presentazione di una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere all’assessore alla sanità e alla direzione ASM di illustrare nel dettaglio le motivazioni di questa scelta e di garantire la piena coerenza dell’atto aziendale agli standard fissati dal DM 70: “La Regione ha il dovere di vigilare – conclude – affinché gli atti aziendali restino coerenti con la normativa nazionale e assicurino ai cittadini servizi sanitari sicuri, efficienti e di qualità, come avvenuto in passato”.

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