Crisi idrica,agricoltura,Lacorazza:Le parole non innaffiano campi

8 Mag 2025 | PD in Regione

 

Il Capogruppo del Pd: “Bardi e il Centrodestra hanno la responsabilità storica di aver assecondato, senza colpo ferire, la perdita di peso della Regione Basilicata nel governo delle risorse idriche”
“Il 2 aprile, più di un mese fa, le associazioni agricole audite in III Commissione avevano già denunciato il ritardo della possibilità di prenotazione per la quantità di acqua in grado di garantire gli investimenti e le produzioni. All’indomani del Consiglio regionale in cui il presidente Bardi e l’assessore Cicala, con onestà intellettuale, hanno descritto il problema senza offrire concrete vie d’uscita, si è sollevato il coro unanime di protesta delle associazioni agricole”. Lo dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che aggiunge:
“Ho l’impressione, ma ormai si consolida la certezza, che il Governo regionale non si accorga dello sconcerto ‘Generale’ e che il fortino sia sotto assedio anche per evidenti difficoltà chiare nella maggioranza. Bardi e il Centrodestra hanno la responsabilità storica di aver assecondato, senza colpo ferire, la perdita di peso della Regione Basilicata nel governo delle risorse idriche che rischia di essere schiacciata da una parte dal centralismo statale e dall’altra dal peso demografico e politico della Puglia. Questa premessa è fondamentale per conclamare il fallimento di questa esperienza di Governo, certificata anche da esponenti della stessa maggioranza che chiedono che la Regione abbia maggior peso in Acqua del Sud spa, sottovalutando che conta la ‘proprietà’ e meno la governance”.
“Nella stessa maggioranza da settimane – evidenzia l’esponente del Pd – si è inteso anche segnalare all’assessore Cicala e al Governo regionale la necessità di un Commissario, o comunque di un altro passo, sia nel recuperare risorse che nel realizzare gli investimenti. D’altra parte, al netto della scelta commissariale o meno, la storia di questi ultimi anni è stata segnata da ritardi e obiettivi mancati. Non si può negare che siamo di fronte a una condizione difficile rispetto alla disponibilità di acqua, ma si ha l’impressione che si proceda senza considerare, in particolare per il comparto agricolo, che la mitigazione, se non addirittura la partecipazione al contrasto, dei rischi ai cambiamenti climatici deve essere un asset della programmazione”.
“A differenza dello scorso anno questa crisi si sta vedendo arrivare ma mancano gli adeguati strumenti per governarla riducendo i danni. Chi si è reso responsabile di aver ‘spuntato’ le armi – conclude Lacorazza – metta almeno un po’ di peso per difendere la Regione chinando meno la testa e tessendo più la tela per garantire tutta l’acqua possibile ai lucani, in particolare agli agricoltori”.

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