Il capogruppo del Pd nel ribadire che: “Siamo impegnati in maniera concreta e seria sulla programmazione e non entriamo nel merito delle nomine”, evidenzia “i fallimenti del Governo Bardi”
“Abbiamo chiesto di approvare la nostra proposta di legge tesa a chiedere al Parlamento di destinare il 7,5% del PIL alla sanità, considerando le aree interne e premiando e incentivando il personale sanitario. Da tempo è agli atti del Consiglio regionale una nostra risoluzione di 22 punti in attesa di essere discussa ed eventualmente votata”. Lo afferma il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, sottolineando che: “Ci sono alcune scelte, come la DGR 600/2024 (medicina territoriale e continuità assistenziale) e la DGR 152/2025 (liste d’attesa) che rischiano di svuotare politicamente la programmazione regionale. Inoltre, abbiamo alzato l’attenzione sulla costruzione dell’Ospedale di Lagonegro e il futuro dell’IRCCS CROB a Rionero”.
“E potremmo continuare su specifici aspetti e, a tal fine, – afferma Lacorazza – consegniamo due cifre: negli ultimi due anni 260 milioni di euro di mobilità passiva e copertura del deficit sanitario con 100 milioni di euro delle ‘compensazioni’ ambientali”. Il capogruppo del Pd rileva anche criticità nella partenza del progetto ‘Case e Ospedali di comunità’, “causate da errori, come evidenziato dal MEF, nel coofinanziamento. Parliamo di atti, non di chiacchiere. Mettendo al centro questi temi risulta evidente che il consigliere regionale Morea, nell’esprimere insoddisf ‘Azione’, ritiene che l’accordo programmatico-elettorale sulla sanità non sia stato rispettato. Accordo resosi necessario nel 2024 dopo aver registrato cinque anni di fallimento del Governo Bardi, come duramente evidenziato dal Presidente Pittella nella precedente legislatura”.
“Io mi limito a prendere atto che – sostiene il capogruppo del Pd – l’accordo programmatico è già fallito sulla ‘pieni poteri’ (è evidente il tentativo di estenderla, visto il parere chiesto da Bardi alla Corte dei Conti) e siamo in attesa di capire cosa accadrà davvero sulla sanità. Ribadiamo che siamo impegnati in maniera concreta e seria sulla programmazione e, certo, non entriamo nel merito delle future nomine, se non nel richiedere competenza e qualità.
Siamo portati a ritenere e a sperare che, in questa circostanza, Azione non voglia innescare il derby sulle nomine, a cominciare dall’Ospedale San Carlo, su cui l’Assessore Latronico si gioca credibilità e la faccia dopo le dichiarazioni rese insieme al capogruppo Napoli, e dopo che il Presidente Pittella in Consiglio ha esplicitato il suo giudizio negativo sui manager Maraldo, Spera e Pulvirenti. Pensiamo che Azione abbia interesse, in questa fase, a misurarsi sul merito registrando, come da tempo sosteniamo, il fallimento della stagione Bardi”.
“Non ci sfugge, infine, il filotto delle continue tensioni di una maggioranza che misura tutta l’inadeguatezza politica e di Governo del Presidente Bardi sostenuto da una maggioranza carica di contraddizioni”.
Sanità, Lacorazza: “Rimettere al centro le persone e i servizi”
